Numero speciale di "Impact Factor News” n° 2 - Giugno 2020
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La chemioterapia adiuvante nel carcinoma uroteliale delle alte vie escretrici migliora la DFS
Leggi tuttoI carcinomi uroteliali della pelvi renale e dell’uretere a parità di stadio hanno peggior prognosi rispetto ai carcinomi vescicali. Il trial inglese POUT ha randomizzato 261 pazienti operati per carcinoma uroteliale dell’alta via escretrice in stadio pT2-T4 pN0-N3 a ricevere chemioterapia adiuvante (cisplatino 70 mg/m2 q21 o CBDCA AUC 5 q21 + gemcitabina 1000 mg/m2 1,8 q21) per 4 cicli, verso osservazione. Endpoint primario: disease-free survival (DFS).
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Olanzapina in associazione agli antinausea standard riduce l’emesi da chemioterapia a base di platino
Leggi tuttoOlanzapina è un antipsicotico che esercita la propria azione come antagonista di dopamina, serotonina, adrenalina e istamina. Il trial giapponese J-FORCE ha randomizzato 710 pazienti affetti da neoplasie solide, trattati con chemioterapia a base di platino, a ricevere olanzapina 5 mg (d1-4) verso placebo in associazione a palonosteron + aprepitant + desametasone.
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Tucatinib in associazione a trastuzumab e capecitabina incrementa la sopravvivenza nel carcinoma mammario HER2-positivo pluritrattato
Leggi tuttoTucatinib è un inibitore tirosin-chinasico con elevata affinità per il dominio HER2. Il trial di fase III HER2CLIMB ha randomizzato 612 pazienti con neoplasia mammaria HER2-positiva pretrattate con trastuzumab, pertuzumab e T-DM1 a ricevere tucatinib + trastuzumab + capecitabina verso trastuzumab + capecitabina. Endpoint primario: progression-free survival (PFS).
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Il mantenimento con olaparib e bevacizumab nel carcinoma ovarico in risposta alla prima linea incrementa la PFS
Leggi tuttoL’efficacia di olaparib di mantenimento nelle pazienti con carcinoma ovarico BRCA mutato è stato dimostrato nei trials SOLO-1 (prima linea) e SOLO-2 (seconda linea). Lo studio PAOLA-1 ha arruolato 806 pazienti stadio FIGO III-IV, indipendentemente dallo stato di BRCA, in risposta completa o parziale a chemioterapia di prima linea con CBDCA + taxolo + bevacizumab e le ha randomizzate nel mantenimento a ricevere olaparib (300 mg bid) verso placebo per 24 mesi. In entrambi i bracci era somministrato bevacizumab di mantenimento per una durata complessiva di 15 mesi. Endpoint primario: progression-free survival (PFS).
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L’associazione di nivolumab + ipilimumab è più efficace della chemioterapia di prima linea nel NSCLC indipendentemente dal livello di PD-L1
Leggi tuttoLo studio di fase III CheckMate 227 ha arruolato 1739 pazienti con NSCLC (non-small-cell lung cancer) metastatico naïve da terapia in base al livello di espressione di PD-L1 nei seguenti disegni di studio:
- PD-L1 ≥1% 1189 pazienti randomizzati 1:1:1 a nivo + ipi vs nivo vs doppietta chemio
- PD-L1 <1% 550 pazienti randomizzati 1:1:1 a nivo + ipi verso doppietta chemio + nivo vs doppietta chemio.
Endpoint primario: overall survival (OS) nella popolazione PD-L1 ≥1%. -
La TC volumetrica di screening riduce la mortalità per carcinoma polmonare nella popolazione ad alto rischio
Leggi tuttoIl trial olandese NELSON ha randomizzato 13195 pazienti ad alto rischio di sviluppo di neoplasia polmonare e li ha randomizzati a screening con TC torace volumetrica low-dose (tempo 0, dopo 1 anno, 3 anni e 5,5 anni) verso nessun controllo. Endpoint primario: lung cancer mortality.
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Pembrolizumab in associazione a chemioterapia neoadiuvante aumenta la pCR nel carcinoma mammario triplo-negativo
Leggi tuttoL’efficacia di pembrolizumab nelle pazienti affette da carcinoma della mammella triplo-negativo è già stata dimostrata nel setting avanzato (KEYNOTE-355). Nel trial di fase III KEYNOTE-522, 1174 donne con carcinoma della mammella triplo-negativo in stadio II-III, sono state randomizzate a ricevere in neoadiuvante CBDCA-taxolo + pembrolizumab vs CBDCA-taxolo + placebo per 4 cicli, seguiti da antracicline + ciclofosfamide ± pembrolizumab per altri 4 cicli e chirurgia. Dopo l’intervento le pazienti ricevevano pembrolizumab adiuvante vs placebo per 9 cicli. Gli endpoint primari: tasso di risposte patologiche complete (pCR) ed event-free survival (EFS).
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La terapia mutation-driven nei pazienti con adenocarcinoma del pancreas dimostra un vantaggio in sopravvivenza rispetto alla terapia standard
Leggi tuttoIl 25% dei carcinomi del pancreas presenta alterazioni molecolari actionable. Il programma KYT - “Know Your Tumor” ha offerto la possibilità di effettuare analisi molecolare multi-omica per fornire opzioni terapeutiche target. 1856 pazienti con carcinoma pancreatico sono stati inclusi nel programma KYT, e 1082 (58%) hanno ricevuto un referto sul loro profilo molecolare. Di questi, 282 (26%) presentavano un’alterazione molecolare actionable. L’analisi retrospettiva degli outcomes di trattamento in real-life ha confrontato l’efficacia della terapia “personalizzata” effettuata in 49 casi rispetto alla chemioterapia standard eseguita su 143 pazienti. Endpoint principale: overall survival (OS).
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La reintroduzione di FOLFOXIRI + bevacizumab dopo mantenimento migliora la PFS in pazienti selezionati
Leggi tuttoIl trial TRIBE2 ha randomizzato 679 pazienti con carcinoma del colon metastatico a ricevere in prima linea FOLFOXIRI + bevacizumab per 8 cicli seguiti da mantenimento con FU + bevacizumab e, a progressione, reintroduzione di FOLFOXIRI + bevacizumab (braccio sperimentale) verso prima linea con FOLFOX + bevacizumab per 8 cicli, mantenimento, e a progressione switch a FOLFIRI + bevacizumab (braccio standard). Endpoint primario: progression-free survival 2 (PFS2).
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La doxorubicina liposomiale in associazione a carboplatino e bevacizumab può diventare il nuovo standard nel carcinoma ovarico platino-sensibile recidivato
Leggi tuttoQuesto trial di fase III ha randomizzato 682 pazienti affette da carcinoma ovarico recidivato, dopo almeno 6 mesi dalla prima linea a base di platino, a ricevere carboplatino + doxorubicina liposomiale + bevacizumab verso carboplatino + gemcitabina + bevacizumab. Endpoint primario progression-free survival (PFS).
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Olaparib è efficace nei pazienti affetti da carcinoma prostatico ormono-resistente con difetto della ricombinazione omologa
Leggi tuttoFino al 30% dei carcinomi della prostata presenta alterazioni patogenetiche sui geni responsabili del riparo del DNA, tra i più comuni BRCA1/2 e ATM.
Il trial PROfound ha randomizzato 387 pazienti affetti da adenocarcinoma della prostata metastatico ormono-refrattario (mCRPR) con mutazioni in BRCA1/2 e ATM (Cohort A) o mutazioni in altri 12 geni associati a difetto della ricombinazione omologa (HRD) (Cohort B), a ricevere olaparib verso enzalutamide o abiraterone, a scelta dell’investigatore. Endpoint primario: progression-free survival (PFS). -
Apixaban è una valida opzione per il trattamento del tromboembolismo venoso nei pazienti oncologici
Leggi tuttoQuesto trial di non-inferiorità ha randomizzato 1155 pazienti oncologici con tromboembolismo venoso a ricevere apixaban (10 mg BID per 7 giorni seguiti da 5 mg BID) verso LMWH (eparina a basso peso molecolare) per 6 mesi. Endpoint primario: tasso di recidiva di tromboembolismo venoso.
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Osimertinib migliora l’OS in prima linea nei pazienti con NSCLC EGFR-mutato
Leggi tuttoIl trial di fase III FLAURA ha randomizzato 556 pazienti con non-small-cell lung cancer (NSCLC) EGFR-mutato (esoni 19 o 21), a ricevere osimertinib (80 mg per os) verso uno dei due altri EGFR-TKI di seconda generazione (erlotinib o gefitinib). Endpoint primario: progression-free survival (PFS). Riportiamo qui i dati dell’overall survival (OS), secondary endpoint.
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Entrectinib è efficace nei pazienti affetti da tumori solidi con fusione di NTRK
Leggi tuttoGli studi ALKA-372-001, STARTRK-1, e STARTRK-2 sono trials ongoing di fase I-II in cui pazienti affetti da tumori solidi metastatici o localmente avanzati con fusioni dei geni NTRK, pretrattati con terapie standard, hanno ricevuto entrectinib (600 mg per os). L’analisi congiunta dei database dei tre trials riporta i dati di 54 pazienti arruolati ad oggi con un follow-up mediano di 12,9 mesi. Endpoint primari: risposte obiettive (ORR) e durata della risposta.