Il 10–15% dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) presenta forme non comuni di mutazione di EGFR e lo standard terapeutico è la chemioterapia a base di platino. Lo studio ACHILLES è il primo trial che ha randomizzato pazienti con NSCLC avanzato con queste mutazioni non comuni a ricevere chemioterapia rispetto ad afatinib, un inibitore della tirosin-chinasi di EGFR di seconda generazione. Endpoint primario: progression-free survival (PFS).

I dati presentati hanno portato a confermare, da parte delle linee guida nazionali e internazionali, l’indicazione di afatinib in questo sottogruppo di pazienti. Questo risultato è stato coerente in tutti i sottogruppi analizzati, inclusi pazienti con metastasi cerebrali e mutazioni singole o composte. Il profilo di sicurezza di afatinib è stato coerente con studi precedenti, con eventi avversi di grado ≥3 riportati nel 43,8% dei pazienti.