Il colangiocarcinoma intraepatico (iCCA) con fusioni o riarrangiamenti del fibroblast growth factor receptor 2 (FGFR2) ha visto negli ultimi anni importanti avanzamenti grazie a terapie target come pemigatinib, infigratinib e, più di recente, erdafitinib. Lo studio di fase II FOENIX-CCA2 ha valutato l’attività di un quarto inibitore di FGFR2, futibatinib, nel iCCA metastatico o non operabile in progressione ad almeno una linea di terapia standard a base di platino. In totale, 103 pazienti con fusioni (80% dei casi) o riarrangiamenti (20%) di FGFR2 hanno ricevuto futibatinib 20 mg/die q21 per os. Endpoint primario: objective response rate (ORR) central indipendent assessment.
Va sottolineato che gli inibitori di FGFR, se paragonati indirettamente all’attività e all’efficacia dei regimi di seconda linea come il FOLFOX, sono in grado di decuplicare il tasso di risposte, raddoppiare la progression-free survival (PFS) e triplicare l’overall survival mediana (mOS). Gli eventi avversi più frequenti sono stati l’iperfosfatemia (85%), l’alopecia (33%), la secchezza delle fauci (30%) e la diarrea (28%). Alla luce di questi risultati, è ora in corso lo studio di fase III FOENIX-CCA3 (NCT04093362).