Le pazienti con carcinoma mammario HER2 positivo con residuo di malattia invasiva dopo trattamento neoadiuvante hanno prognosi peggiore rispetto a chi ottiene una risposta patologica completa.
Il trial di fase III KATHERINE ha randomizzato 1486 pazienti con malattia residua invasiva (ypT+ e/o ypN+) dopo chemioterapia neoadiuavante + anti-HER2 a proseguire trastuzumab (6 mg/kg q21) verso switch a TDM-1 in adiuvante. Endpoint primario: invasive disease-free survival (iDFS).

I dati di efficacia sono estremamente rilevanti in quanto, in una popolazione a prognosi infausta come quella HER2 amplificata con residuo di malattia, si registra un vantaggio in iDFS a tre anni dell’11,3% con curve che tendono al plateau.