Amivantamab è un anticorpo monoclonale bispecifico già disponibile in Italia in monoterapia nei pazienti con non-small cell lung cancer (NSCLC) avanzato con inserzione sull’esone 20 del gene EGFR dopo fallimento della chemioterapia (CT) a base di platino. Lazertinib è un inibitore delle tirosin-chinasi (TKI) di terza generazione attivo contro le mutazioni attivanti di EGFR e la mutazione di resistenza T790M. Il trial di fase 3 MARIPOSA-2 ha randomizzato 657 pazienti con NSCLC avanzato e mutazione di EGFR (delezione dell’esone 19 o L858R) in progressione a osimertinib a ricevere amivantamab + lazertinib + CT vs CT vs amivantamab + CT (2:2:1). Endpoint primario: progression-free survival (PFS).
L’aggiunta di amivantamab alla CT sarà da considerare il nuovo standard dopo progressione al trattamento con osimertinib, con una riduzione del rischio di progressione maggiore del 50% rispetto alla sola CT (hazard ratio, HR 0,41; p <0,001). Rimane non trascurabile il profilo di tossicità di amivantamab, con eventi avversi di grado 3 o superiore (soprattutto ematologici) riportati nel 72% dei pazienti nel braccio con la doppietta.