L’attivazione del gene VHL, alla base della sindrome di von Hippel-Lindau, causa una elevata incidenza di neoplasie renali a causa della attivazione costitutiva del gene HIF (hypoxia-inducible factor)2α. Belzutifan è un inibitore selettivo di HIF2α. Nello studio di fase II single arm MK-6482-004, 61 pazienti con sindrome VHL affetti da neoplasia renale a cellule chiare sono stati trattati con belzutifan (120 mg/die per os). Endpoint primario: overall response rate (ORR).
L’approccio ai pazienti con sindrome VHL è sempre stato basato su interventi chirurgici multipli per ridurre il rischio di disseminazione metastatica delle neoplasie che insorgono nell’arco della vita. L’elevato tasso di risposte ottenuto sia sul primitivo renale (49%) sia sulle lesioni sincrone pancreatiche (77%) e del sistema nervoso centrale (16%) portano a modificare la strategia terapeutica per questi pazienti. Gli eventi avversi G1-G2 più frequenti sono stati l’anemia (90%) e la stanchezza (66%) che hanno raggiunto il G3 rispettivamente nell’8% e nel 5% dei casi, così come l’ipertensione (8%).