Nivolumab è superiore a docetaxel nel trattamento di seconda linea del carcinoma squamoso del polmone IIIb/IV
Questo trial di fase III ha randomizzato 272 pazienti con carcinoma squamoso del polmone in stadio IIIB o IV in progressione di malattia dopo la prima linea a base di platino, a ricevere nivolumab (3 mg/kg ev q 14) o docetaxel (75 mg/m2 q 21). Endpoint primario: overall survival.
Il beneficio clinico di nivolumab è accentuato dai dati a lungo termine: il numero di pazienti vivi a 12 mesi è quasi raddoppiato nel braccio sperimentale (42 vs 24%). Inoltre, l’andamento della curva di nivolumab raggiunge un plateaux dopo i 18 mesi di follow-up con il 30% dei pazienti ancora vivi rispetto al 10% del gruppo docetaxel. Il profilo di tossicità di nivolumab è stato migliore rispetto a docetaxel con una percentuale inferiore di eventi avversi di grado 3-4 (7 vs 55%) e di grado 5 (0 vs 2%). Questo trial conferma la rivoluzione dell’immunoterapia avvenuta in oncologia nell’ultimo anno.