Hortobagyi GN, et al. N Engl J Med 2022; 386: 942–950
Abstract
Ribociclib in associazione a letrozolo incrementa la sopravvivenza nel carcinoma mammario in prima linea

L’utilizzo degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti (CDK)4/6 ha rivoluzionato il trattamento del tumore della mammella ormono-sensibile metastatico. Lo studio MONALEESA-2 aveva arruolato 668 pazienti in fase post-menopausale con carcinoma mammario metastatico ER+/PgR+ e aveva già dimostrato nel 2018 il vantaggio in median progression-free survival (mPFS) in favore di ribociclib + letrozolo (da 16 a 25.3 mesi, HR: 0.56) rispetto al solo letrozolo. Di seguito i dati di median overall survival, mOS (endpoint secondario).

Il vantaggio in sopravvivenza dimostrato da ribociclib ha molteplici punti di forza:

  • è difficile impattare sull’OS in una patologia con molteplici linee successive efficaci;
  • oltre al vantaggio in mediana di circa 12 mesi è identificabile un vantaggio assoluto in sopravvivenza a lungo termine (6 anni) del 12% circa;
  • il follow-up è molto lungo (80 mesi);
  • il carico di tossicità è minimo (nessun nuovo segnale di safety).

Inoltre, va ricordato che circa il 35% delle pazienti nel braccio di controllo ha poi ricevuto inibitori delle CDK4/6 nelle successive linee, il che sottolinea l’importanza del vantaggio ottenuto in sopravvivenza.